CENNI STORICI CARCERE NUOVE DI TORINO Il carcere giudiziario Le Nuove di Torino viene costruito sotto il regno di Vittorio Emanuele II , tra il 1857 e il 1869, per sostituire il carcere criminale di Via S. Domenico n.13 e n.32 e il carcere delle Torri a Porta Palazzo sezione femminile. L'edificio si trova in un territorio comprendente una volta il Mattatoio, il Foro Boario Civico, le Barriere Daziare; è una costruzione sita oltre la ferrovia Torino-Milano al numero 127 di Corso Vittorio Emanuele. Ha una superficie rettangolare di 212,50 metri per 177,10 metri; presenta due muri di cinta alti cinque metri, quattro torri, tredici bracci, sei cortili per il passeggio, 648 celle, due cappelle. Il progetto è dell'architetto Giuseppe Pollani che, tenendo conto della segregazione individuale introdotta dal decreto del 27 giugno 1857, prevede una cella per ogni detenuto, obbligandolo a stare solo di giorno e di notte. La cella è lunga 4 metri alta 3 metri e larga 2,26 metri e a forma di bocca di lupo per cedere solo il cielo. I detenuti sono trattati secondo le regole penitenziarie severe e rigide fino al 1945. Il carcere Le Nuove destinato agli imputati e ai condannati con una pena non superiore ad un anno viene utilizzato anche per gli altri tipi di devianza. Soldati disertori della guerra 1915-18; italiani e stranieri per motivi politici, oppositori al regime fascista, deportati, partigiani, ebrei sottoposti alle leggi razziali; in questo carcere vengono anche eseguite le torture. Negli anni sessanta, vengono ampliate le finestre nelle celle, si abbattono i muri alti 2,25 metri, si apre il centro clinico , viene aperto il cinema e il campo sportivo. Negli anni settanta vengono inseriti nelle celle i lavandini i water, i termosifoni. Due Agenti vengono uccisi dalle Brigate Rosse nel 1976. Negli anni ottanta viene costruito il carcere Vallette a Torino e diversi detenuti e la sezione femminile vengono trasferiti. Negli anni novanta sono entrati per ragioni di sovraffollamento stranieri, malati di aids, tossicodipendenti, ragazze madri straniere, soprattutto nigeriane. --------------------------------------------------------------------------------------
JOHNATAN È uscito dal carcere Vallette di Torino J.Johnatan. J. È un fratello nigeriano cresciuto in una famiglia cristiana evangelica in Nigeria con 4 fratelli e una sorella. Ha frequentato la Chiesa sin da piccolo ,poi come a volte succede si è allontanato dalla fede. Ma come il figliol prodigo è tornato al Signore mediante il ravvedimento; ora ha scontato la sua pena, si è battezzato in acqua dentro il carcere come ravvedimento e testimonianza alla società odierna di figliolo di Dio. Ha trovato lavoro e una casa e frequenta la Chiesa; ricordiamoci di lui nelle nostre preghiere.