Il
mio nome è Adam, ho due bimbi una moglie.Non mi è facile spiegare la mia vita. Diciamo una vita vissuta a metà.
Ho cominciato a sentirmi di nessuno all’età di nove anni. Si insomma quando
cominciavo a capire la vita. Mi sono trovato con un sacco di responsabilità e
una enorme solitudine che man mano crescevo, i miei genitori, se così si
possono chiamare sono caduti nel giro della droga e dell’alcol e di conseguenza
erano assidui frequentatori delle carceri, e quando erano fuori erano schiavi
della loro dannazione. Alcol e droga. Non sono arrabbiato con loro, né ora né
in passato, a loro modo mi hanno amato. Ma questa loro mancanza dentro di me,
mi ha procurato un forte vuoto e un grande dolore per sentirmi di nessuno. A
scuola sono andato fino alla quinta ma non ho imparato nulla né a leggere né a
scrivere, il mio dolore più grande era quando suonava la campanella per andare
a casa, e all’uscita di scuola tutti correvano in braccio ai genitori, quanto
li invidiavo. Tante cose nel passere degli anni ma hanno fatto sentire solo. A
16 anni avevo famiglia, amavo la famiglia ma il senso di solitudine non si
emarginava. A 13 anni ho cominciato a bere tanto così per ridere. Una canna
qualche riga furti. Continuai e così trascorrevano gli anni. A 14 anni ero già
alcolizzato, ne ho fatte di tutte, per non sentire più quel senso di solitudine
dentro di me. Così bevevo in continuazione, ma vi giuro non ho mai vissuto in
quei periodi, ne ho combinate e subite molte, così fino a 23 anni il
19-01.2000. Mi arrestano per una rapina, mi sparano mentre fuggivamo vengo
ferito a morte o quasi, e ironia della sorte li comincia la mia nuova vita. In
carcere conosco un signor Mario, con lui comincio ad avere dei colloqui. Ha un
modo simpatico quasi paterno la sua voce tranquilla e il suo sorriso mi dava
serenità. Passano i mesi. Tutte le settimane avevamo i nostri incontri e mi
insegnava la Parola di Gesù. Non ci capivo molto, ma un giorno mi regala un
N.T. dicendomi <<Adam qui c’è la tua salvezza>>. Li per li mi veniva
da ridere, io le avevo provate tutte, la mia unica salvezza era l’alcol, nella
mia testa c’era l’alcol era lui il “ padrone”, ma i giorni passano le
settimane. Un giorno inizio a leggere il vangelo e prestare le parole di Mario.
Non so cosa mi succedeva, dentro di me avevo delle sensazioni nuove, logiche
che non conoscevo, sensazioni bellissime, da dove arrivavano? Sentivo la
solitudine sparita, così avevo delle risposte ai miei perché. Cosa mi stava
succedendo? Una sera mi sono alzato, sono andato in bagno, mi sono
inginocchiato sui bordi della turca, e benché le ginocchia mi dolevano, leggevo
un passo del vangelo <<Giovanni 3:16 fino a 21>>. Appena finito di
leggere una forza nuova è entrata in me ho sentito l’amore di Gesù, in quello
stesso momento in lacrime ho chiesto una grazia a Gesù. “O Gesù mio non mi
sento più solo sono con te- tu sei con me, stai sempre con me ti prego, ti
giuro chenon berrò più”. Non so se
sembra una buggerata ma da quel giorno non ho più bevuto, e quando mi
avvicinavo per farlo la mia promessa mi rintronava nelle orecchie, ora sono più
di nove mesi che non bevo più, ora sono salvo, sono diventato una figlio di
Dio,e ho per amico il mio Salvatore Gesù le mie parole non sanno spiegare o dar
giustizia a quello che Lui ha fatto per me, non sono più solo e amo la vita. A.R. P.S.
Questa testimonianza è stata scritta dopo aver subito una condanna a nove anni
di carcere definitiva. In
Cristo vi saluto Mario Rangaioli