Brothers Keeper Ministry
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Benvenuto

Gesù disse: "Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi.
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare?
O assetato e ti abbiamo dato da bere?
Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto? O nudo e ti abbiamo vestito?
Quando mai ti abbiamo visto ammalato o in prigione e siamo venuti a trovarti?
E il re risponderà loro: In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me".
(Evangelo di Matteo 25:35-40 - Nuova Riveduta)



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Chi Siamo:

  1. L’Associazione Brothers Keeper nasce il 28 gennaio 2000 a Cecina, con l’obiettivo di semplificare il sistema burocratico per la cura pastorale evangelica nelle prigioni italiane e offrire ospitalità, ai detenuti che scontano misure di pena alternative, in case di accoglienza per il loro inserimento lavorativo e sociale. Il fondatore è Gesualdo Marra, pastore di Cecina, che da tempo segue alcuni giovani nel carcere di Livorno ispirandosi all’esempio di Frank Catania – un italoamericano residente a New York che opera come ministro di culto nelle carceri americane –, che lo ha incoraggiato a intraprendere in Italia un ministero analogo a quello da lui svolto in America.
  2. A Torino, l’associazione nasce dall’idea di due gruppi che condividevano l’intento di svolgere attività all’interno degli istituti penitenziari. Entrati in contatto, i due gruppi decisero di unirsi e nell’ottobre 2000 fondarono una sede dell’Associazione Brothers Keeper a Torino, come sezione distaccata da quella di Cecina. Nel 2005 diventa sezione indipendente acquisendo la dicitura “Brothers Keeper Ministry” Associazione di volontariato cristiano evangelico, e dal 2014 è iscritta nel registro regionale delle organizzazione di volontariato sez. provinciale di Torino.
  3. I soci dell’associazione si distinguono in: A.V.P. volontari che prestano attività di volontariato all’interno del mondo penitenziario, fornendo un servizio di assistenza morale e sociale, Ministri di culto che prestano attività di sostegno spirituale all’interno del mondo penitenziario, istruiscono e celebrano culti per i detenuti e benemeriti  che contribuiscono al sostentamento delle attività dell’associazione.
  4. L’associazione è attualmente regolata con uno statuto, consultabile alla sezione documenti. L’associazione ha stipulato un protocollo d’intesa con la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino e fa parte del Coordinamento Metropolitano “Alzati in Fretta” che vede coinvolte cinque associazioni che operano all’interno della struttura e si occupa di fornire alloggio e reinserimento lavorativo agli ex detenuti. Collabora inoltre con l’UEPE (Ufficio Esecuzione Penale Esterna) di Torino e Asti.
  5. Il progetto più importante dell’associazione è quello chiamato “Progetto Onesimo”. Traendo ispirazione dall’Epistola di Paolo a Filemone, si prefigge non solo di predicare il Vangelo nelle carceri, ma anche di promuovere, all’interno degli istituti di pena e all’interno del C.C. Lorusso e Cutugno, corsi di formazione professionale. Un altro obiettivo del progetto consiste nel raggiungere le famiglie dei detenuti che vivono sul territorio, per dare loro consulenza, assistenza e solidarietà a tutto campo. Inoltre, l’Associazione Brothers Keeper si propone come sostegno per i familiari dei detenuti residenti fuori regione che non sono in grado di far fronte alle spese di albergo, offrendo altresì accoglienza ai detenuti in permesso-premio o in affidamento. Attualmente l’Associazione gestisce tre case di accoglienza residenziale per persone in misura alternativa alla detenzione e/o persone in stato di disagio abitativo temporaneo. In questa fase avviene un vero e proprio programma di reinserimento sociale con la ricerca di risorse abitative e lavorative stabili al fine di renderli autonomi in tutto, in questo percorso riveste vitale importanza la collaborazione con le chiese evangeliche che forniscono supporto spirituale e di accoglienza.
  6. Il logo dell’associazione è un disegno che illustra chiaramente un detenuto in una situazione di solitudine e abbandono – problemi ai quali l’associazione Brothers Keeper cerca di rispondere – e reca la scritta «Chi si occuperà di me, Signore?».

Progetto ONESIMO:

Tratto dall’Epistola di Paolo a Filemone
 
ONESIMO, schiavo di un ricco colossese, vissuto ai tempi dell’Apostolo Paolo. Egli, fugge dal suo padrone, dimostrandosi un vagabondo, un disonesto, e più che probabilmente un ladro. Ma quando viene in contatto con l’Apostolo Paolo, che gli annuncia Cristo, questo schiavo e disutile uomo, diventa una nuova creatura in Cristo. Diventando così da uomo disutile, in un uomo utile alla società e al Regno di Dio.

  • Il progetto ONESIMO
    ci stimola come CRISTIANI a:
     
    1. Sensibilizzare l’opinione pubblica per un maggiore reinserimento del’ex detenuto nella società
    2. Recuperare, mediante la predicazione della Vangelo, l’individuo in detenzione, moralmente, spiritualmente e socialmente parlando
    3. Inserire, attraverso la ricostruzione dei rapporti familiari, il lavoro, la casa ed il rapporto con la società
    4. Intermediare, in uno spirito cristiano di perdono e di pentimento, tra la vittima e il criminale


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